giovedì 1 agosto 2013

Grillo: “Berlusconi è morto, viva Berlusconi”

Il comico genovese: "Il pdmenoelle è oggi senza stampelle, senza maschera, senza rete, senza l'amico di sempre".

Grillo:
Tra i primi a commentare la sentenza della Cassazione è stato Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle. Il comico considera finita l'esperienza politica di Berlusconi, ma contestualmente scrive che il PD è da oggi privo della sua stampella (l'ex premier, ed oggi alleato di governo). “Berlusconi è morto. Viva Berlusconi! La sua condanna – scrive Grillo sul suo Blog – è come la caduta del Muro di Berlino nel 1989. Il Muro divise la Germania per 28 anni. L'evasore conclamato, l'amico dei mafiosi, il piduista tessera 1816 ha inquinato, corrotto, paralizzato la politica italiana per 21 anni, dalla sua discesa in campo nel 1993 per evitare il fallimento e il carcere. Un muro d'Italia che ci ha separato dalla democrazia. Oggi questo muro, da tempo un simulacro, un'illusione ottica, tenuto in vita dagli effetti speciali dei giornali e della televisione, è caduto. Chi piangerà Berlusconi? Non i suoi che, come tutti i servi, cercheranno subito un altro padrone. E' nella loro natura. Craxi fu subito dimenticato mentre il suo tesoriere Amato divenne presidente del Consiglio (sic). Mussolini venne appeso a piazzale Loreto, ma la nomenclatura fascista entrò in massa nella democrazia cristiana. Chi è abituato a servire, cambia velocemente”.
Poi il comico prosegue: “I peggiori nemici di chi cade sono i suoi ex compagni. Giuda ha fatto scuola. Invece, si vestiranno a lutto i suoi finti oppositori, che hanno lucrato sulla sua figura. Se non fosse esistito il Pdl, non sarebbe nato neppure il suo doppio, il pdmenoelle. Lo piangeranno i Violante, i D'Alema, le Finocchiaro, i Bersani, i Veltroni, i Fassino che lo hanno tanto amato e a cui devono la loro fortuna. Per il pdmenoelle Berlusconi ha rappresentato l'assicurazione sulla vita, il malloppo elettorale. L'unico programma del pdmenoelle è stato quello di smacchiare il giaguaro per poi divorare insieme a lui l'Italia. Il pdmenoelle è oggi senza stampelle, senza maschera, senza rete, senza l'amico di sempre. “Ah, Berluscò, ricordati degli amici” e lui, gli va riconosciuto, si è sempre ricordato di loro. Berlusconi ha avuto l'intuizione e la capacità di scegliersi i cosiddetti nemici, di allevarli e sostenerli. Sono stati per decenni la sua polizza sulla vita. E ora? Che ne sarà di loro? Dei vedovi di Berlusconi? Degli orfani di mille leggi vergogna votate insieme? Come potranno sopravvivere senza un falso nemico, buono da combattere solo in campagna elettorale per lucrare voti? Un muro è crollato, ma altri devono ancora cadere”.

fonte: fanpage

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In Italia gira una barzelletta sul debito pubblico. Si dice, in particolare lo dicono i politici, che i 2074 miliardi di euro accumulati siano dovuti alla bontà dei governi. Troppo buoni verso i cittadini. Al fatto che i partiti, mossi da sentimenti sinceri, abbiano permesso per anni agli italiani di vivere al di sopra dei loro mezzi. Troppa scuola, troppa assistenza sanitaria, troppo welfare. Molti italiani ci credono e si sentono pure in colpa. La realtà è diversa. Il debito è stato creato dalla commistione tra politica e lobby. Dalle piccole e grandi opere inutili che hanno foraggiato, e tuttora foraggiano, schiere di "prenditori di Stato", di cooperative rosse e bianche, di colleganze con la criminalità organizzata. A colpi di centinaia di milioni e di miliardi di euro. Il governo di Capitan Findus Letta è emblematico della situazione. Un cameo. Verrà ricordato per le decine di miliardi spesi per i cacciabombardieri e per la TAV in Val di Susa, un buco stimato in 21 miliardi di spesa. Buchi e cacciabombardieri pagati dai cittadini mentre viene distrutto lo stato sociale. Troppo stato sociale, pochi bombardieri, più Letta! Quando un'opera si dimostra inutile, irrealizzabile, troppo costosa, di solito è già tardi. I soldi pubblici sono già stati impegnati o spesi e non si può tornare indietro. Di solito i contratti tra pubblico e costruttori tutelano questi ultimi che incrementano i costi dei lavori per varianti d'opera, ritardi attribuiti all'amministrazione, richieste impreviste. Mentre tutti sono al corrente di grandi sprechi come il Ponte di Messina, pochi sanno delle bestialità locali. A Milano hanno fatto un buco, el bus de Milan, il "buchino di Milano". La banda del buco ha iniziato a operare nel 2006 per collegare viale De Gasperi a via Gattamelata. L'intento era di dirottare nel tunnel, della lunghezza di 970 metri, il traffico in arrivo dalle autostrade verso la Fiera, questo prima del suo spostamento a Rho-Pero. I lavori dovevano terminare nel 2010 e non sono ancora terminati, anzi sono stati sospesi per sempre. Il costo è salito da 62 milioni di euro a circa 200 milioni. "Quel tunnel ha perso qualsiasi utilità da oltre 15 anni, ma non è mai stato fermato da nessuno. Centinaia di milioni potevano essere sfruttati meglio", ha detto l'assessore comunale alla mobilità di Milano Maran. Forse il tunnel non è mai mai servito, sin dall'inizio, perché "Avrebbe riversato un flusso enorme di traffico in strade che non possono assorbirlo. Bisognerebbe chiedersi perché qualcuno ha voluto portare avanti a tutti i costi un progetto del genere" ha affermato Luigi Caroli, consigliere di Zona. Chi conosce il volume di traffico di ingresso dalle autostrade a Nord Ovest di Milano e la piccola ampiezza di via Gattamelata sa che convogliare il traffico in quella strada era impossibile. Bastava chiederlo a qualunque milanese. Chi ha voluto questo buco? Chi ci ha guadagnato? C'è un responsabile da qualche parte o non paga mai nessuno in questo Paese? El bus è ora un monumento visitabile a piedi per circa 400 metri, si può camminare al suo interno come in un immenso relitto post moderno. Nessuno sa cosa farne. Maran ha chiesto suggerimenti ai cittadini. Qualcuno propone di farne un autoparco di macchine rubate e recuperate dalla Polizia. Voi che suggerimento dareste al Comune di Milano?

domenica 23 giugno 2013

la IDEM J. non paghava l'ici ......ma non lo sapeva..........................................................                   
Abitava in una palestra, ma a sua insaputa. Non pagava l’Ici, ma a sua insaputa. Aveva accanto allo scendiletto decine di attrezzi, tapis roulant, cyclette e macchine per lo step, ma a sua insaputa. Aveva due prime case, ma a sua insaputa. Aveva affittato il soggiorno a un’associazione sportiva, ma a sua insaputa. E probabilmente aveva qualche energumeno che faceva i pesi nel suo cucinino, ma sempre a sua insaputa.
È uno spasso leggere la difesa che Josefa Idem, la ministra canoista scivolata sul mattone, ha affidato alla penna intinta nella saliva di Concita De Gregorio: un’intera pagina di Repubblica per spiegare che lei non poteva sapere nulla di nulla della palestra e delle tasse. Il motivo? «Non mi sono mai occupata personalmente di queste cose». E perché? «Perché stavo in canoa». Ma come abbiamo fatto a non pensarci prima? È evidente: chi sta in canoa, deve vogare. Mica pagare l’Ici. Se poi vince qualche medaglia olimpica, poffarbacco, si guadagna il diritto all’ignoranza assoluta. Possono anche costruirle una palestra in salotto, senza che lei debba esserne per forza informata.
Come fate a non capirlo? Se siete rappresentanti di commercio, per dire, anche voi state fuori per buona parte dell’anno, più o meno come chi va in canoa, però mica vi viene in mente di dire «non so nulla della mia casa». Se voi lavorate in fabbrica, poi magari avete da seguire i figli o la mamma malata, anche voi avete un sacco di impegni, più o meno come chi va in canoa, però mica vi viene in mente di dire «non so nulla della mia casa». A Josefa sì. Lei va in canoa. Anzi, andava in canoa. E dunque come vi permettete di chiederle di pagare le tasse? «È un gioco al massacro», «la tentazione di sporcare un lenzuolo pulito», la chiara dimostrazione della volontà di «farla a pezzi».
Colpa degli altri - Per altro, se mai è successo qualcosa di brutto tra un tapis roulant e l’altro, è chiaro che è tutta colpa del commercialista. O forse del geometra. Quando si dice essere sportivi: la campionessa olimpica nonché “lenzuolo pulito” Josefa è una che sa prendersi le sue responsabilità fino in fondo. E infatti le scarica sul primo che passa: «Delegavo ai tecnici le mie faccende», dice. E poi: «Mi sono affidata a persone che non hanno fatto il mio interesse». Brutti cattivoni. Sembra uno di quei bambini che viene beccato con le mani nella marmellata: «Non è colpa mia». E di chi? Del gatto. Del cane. Del fratellino. Della sorellina. Di chiunque. Ma soprattutto del geometra o del commercialista che «ancora l’altro giorno a precisa domanda ha risposto che era tutto a posto». Quasi quasi glielo dico alla mamma, che così lo mette in castigo.
Non contenta di aver svicolato dalle proprie responsabilità, questa campionessa di sfacciataggine finisce pure per lamentarsi. Anzi, di più, finisce nel piagnisteo del ministro senza soldi e senza vita privata. Da quando è entrata nel governo, infatti, ci ha rimesso molto «sul piano della vita affettiva e sul piano economico». Poveretta, come fate a non capire? «Vive lontana dal marito», «vede i figli una volta a settimana», soprattutto non può più «accettare alcuno sponsor». Insomma «guadagna meno e vive peggio».
Che tortura - Ma allora perché non cogliere subito la palla al balzo? Perché non dimettersi in un amen mettendo fine a questa vita di stenti? «Ho pensato di lasciare», ammette. Ci ha pensato. Ma poi ha deciso di no. Guarda un po’, a volte, la gente com’è masochista. Ama soffrire. Ma mica perché sia attaccata alla poltrona, macché, che cosa vi viene in mente? Lo fa «per spirito di servizio» e perché «le interessa il progetto». Si capisce: le interessa il progetto.
Alla fine persino Concita De Gregorio ha un sussulto di dignità giornalistica e, in mezzo a colate di piombo e melassa, le obietta con molta cautela: «Hanno scritto che se fosse stata in Germania si sarebbe già dimessa». E lei, il «lenzuolo candido» animato da «spirito di servizio», che fa? Ammette. Ma poi divaga subito. E attacca: «Non posso accettare che venga messa in dubbio la mia onestà». Ma certo: come vi permettete? Non ha pagato l’Ici, ma stava in canoa. Faceva la foto con gli attrezzi in salotto, ma non sapeva che era una palestra.
Tesi traballanti - Chi osa mettere in dubbio la sua onestà? «Ho continuato a usare la vecchia casa sia come palestra sia, in alcune occasioni, come casa mia», balbetta. Ma com’è che quella palestra era gestita da un’associazione, con tanto di sito Internet, istruttori e iscrizioni a pagamento? Josefa non risponde. Anche perché la giornalista di Repubblica si guarda bene dall’insistere. Si capisce: potrebbe essere sconveniente. E poi lei stava in canoa. E comunque è colpa dei tecnici. «Se ci sono state irregolarità, farò come qualunque cittadino», è costretta infine ad ammettere la Idem di fronte ai fatti grandi come una casa, anzi come una palestra. Qualcuno, però, potrebbe gentilmente spiegarle che un ministro non è un «qualunque cittadino»?
Ultima beffa - L’intervistatrice non ci pensa neppure, evidentemente: trattasi di impresa inadeguata ai mezzi della De Gregorio. La quale si limita ad abbondare di retorica fuori luogo e esagerata epopea sportiva: «Se in gara ti trovi davanti un ostacolo lo affronti», dice per esempio il «lenzuolo pulito» Josefa con toni degni di un podio olimpico. Subito dopo annuncia che tornerà nel suo paese, in Germania, per una festa in famiglia. Solo due giorni, però. «Spero che non dicano che sono fuggita». E non si rende conto, poveretta, che nessuno dice che è fuggita, purtroppo. Al massimo in molti lo sperano. Perciò lei saluta tutti assicurando «Vado e torno». Praticamente una minaccia.

di Mario Giordano

venerdì 7 giugno 2013

INVITO A RIFLETTERE AGLI ITALIANI.
(Ho trovato questo pensiero in un volantino dei comunisti di monteroni e condividendone il contenuto lo ripropongo a chi volesse leggerlo.)
Sono esclusi da questo invito:
-il 10%degli italiani che possiedono il 45% di tutta la ricchezza del nostro paese.
-gli evasori fiscali.
-“ i politici ,dal presidente della repubblica fino all’ultimo sindaco di città con più ...di 50000 abitanti(questo virgolettato l’ho aggiunto io)”
C’erano una volta tanti anni fa:la sanità gratuita per tutti,lo statuto dei lavoratori,il lavoro stabile,pensioni dignitose ed assegnate ad una età ragionevole,la scala mobile,il 60% del pil andava ai lavoratori e pensionati,mentre il 40% ai padroni,poi un quarto di secolo fa c’è stato:
lo scioglimento del PCI ( e molti ,troppi lavoratori applaudirono)
La caduta del muro di berlino (e molti,troppi lavoratori applaudirono)
Il dissolvimento dell’URSS( e molti troppi lavoratori applaudirono)
Tutti pronosticarono che si sarebbe aperto un periodo di pace e prosperità per il mondo intero(e invece come è andata?)…..e vinse Berlusconi,poi grazie alla lega cadde Berlusconi e venne prodi seguito da dalema,amato,ecc.ecc, (“ma la musica non cambiò”) e che leggi approvarono?
-pacchetto treu,-cominciò lo smantellamento delle pensioni (“le nostre”),-liberalizzazioni(le lenzuolate di bersani “lo smacchiatore di giaguari fallito”)
-violante implorava Berlusconi perché non era stata fatta la legge sul conflitto di interessi……….e rivinse berlusconi.-veltroni lanciava il partito a vocazione maggioritaria PD che diceva di difendere i lavoratori (“bugie”)e candidava in parlamento colearo ed altri padroni.intanto cadeva prodi e rivinceva Berlusconi- poi arrivò monti,il quale dicendodi voler salvare l’Italia ,salvò solo il sistema di potere capitalistico ed ha impoverito lavoratori,pensionati e l’Italia tutta.
Ed oggi come sono messi lavoratori e giovani?
Povertà sempre più estesa,-disoccupazione record,- il 60% del pil ai padroni ,-si và in pensione (“Forse”) a 70 anni con metà stipendio (per i più fortunati),-molti lavoratori e piccoli imprenditori sono al suicidio. Siamo arrivati al “”per fortuna giorgio c’è.
Tutti invocano la crescita ,che a nostro avviso non ci sarà .Quindi proponiamo di uscire dalla filosofia dell’abbondanza e praticare quella dell’abbastanza.
I Comunisti propongono:
Lavorare meno lavorare tutti..(forse sono troppe le famose 35 ore)
Prelievo forzoso dal 10 al 40% sui patrimoni di quella minoranza che ha il 45% di tutta la ricchezza nazionale.
Carcere per gli evasori.
Fargli pagare il carcere con la confisca dei beni e/o con il lavoro in carcere.
Abolizione del concordato vaticano.
VIA le missioni militari all’estero
Riduzione del 10% annuo delle spese militari (“ io direi 40% all’anno”)
Questre necessarie misure le possono prendere solo i COMUNISTI.
MONTERONI 13/05/2013
IO CONCORDO, le cose virgolettate le ho aggiunte io .io aggiungerei anche taglio pensioni d’oro,taglio privilegi stipendi ed auto blu di tutti i politici e dei loro tirapiedi.lo stop all’acquisto di 14miliardi di aerei in 5 anni.
I SOLDI CI SONO E SI TROVANO,BASTEREBBE VOLERLO!
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sabato 11 maggio 2013

Priorità!

ius soli: diritto di acquisire la cittadinanza nel paese in cui si nasce ,indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori,libera immigrazione clandestina (priorità della ministra congolese)...............,matrimoni gay(priorità di venT(d)ola,processi di berlusconi(priorità di pdl, berlusconi e nitto palma presidente della comm. giustizia pdL amico di berlusconi messo lì dal pd),mettere la censura ad internet (priorità della presidente della camera boldrini).........queste sono le priorità del governo pdL-pd.Lavoro ,tasse,risparmi,spese per la casta,spese militari rimandate a data sconosciuta 

sabato 20 aprile 2013


Il nuovo che avanza.......ad 87 anni riavremo napolitano presidente della repubblica(?),Amato(pluripensionato a 30mila euro al mese) presidente del consiglio e pdL-pd(meno L) e monti a reggergli la balla....che spettacolo, il nuovo...anzi nuovissimo che riavanza....che dirà renzino? certo un pò la colpa è anche nostra(m5s) perbacco avevamo bersani in pugno....ci avrebbe dato la moglie ,la segretaria ,ed anche le chiavi della macchina (travaglio il fatto quotidiano di 15 giorni fà) pur di fare il presidente del consiglio..... ed il m5s poteva benissimo farsi votare ciò che  voleva,o fargli cadere il governo ....ed adesso ....tutto come prima.........speriamo bene,ma vedo nero!

domenica 11 novembre 2012

a.
Nel nome della spending review il governo Monti si accinge a tagliare altri 7400 posti letto. Quello che rimane del sistema sanitario nazionale viene smantellato, giorno dopo giorno, dal governo reazionaio e ultraliberista di Mario Monti, grazie alla complicità dei tre partiti di maggioranza: PD-UDC-PDL (poi uno si chiede il perché del successo del Movimente Cinque Stelle: chissà perché?).


Mi chiedo, se proprio si vogliono reperire fondi, perché il premier nominato Mario Monti non faccia un accordo, come ha fatto il governo di centro destra tedesco, con la Svizzera per un prelievo forzoso dei capitali anonimi italiani (non quelli legalmente depositati, ma quelli anonimi fuggiti al fisco italiano) presenti nelle banche Svizzere. Basterebbe una tassa del 30% (sempre meno di quanto pagano gli italiani che onestamente pagano le tasse in Italia) per avere un gettito di 35/40 miliardi di euro. Caro Professore, perché non tassa quei capitali? Sono soldi che ci spettano e che stanno fuggendo al fisco italiano. Avete tagliato 300 milioni di euro per l’assistenza sanitaria ai malati gravi perché bisogna reperire fondi e là in Svizzera, oltre le Alpi, ci sono, pronti ad essere prelevati, ben 35/40 miliardi di euro (mica spiccioli): perché non prelevarli e restituirli agli italiani e magari, grazie a questo, abbassare le tasse che i cittadini e i piccoli imprenditori e commercianti da sempre pagano? Perché no?


Si è fatto un giro nel paese? Ha parlato con i piccoli imprenditori e commercianti (l’ossatura economica di questo paese) per capire che stanno muorendo per colpa di una politica reazionaria e ottusa? Riesce a parlare, oltre con i CdA della banche, i membri del gruppo Bildeberg, i membri della Commissione Trilatera e i CdA della Goldman Sachs, anche con i piccoli commercianti e gli imprenditori? Lo so che Lei è al governo per tutelare gli interessi delle banche e dall’alta finanza internazionale e che non è stato votato dai piccoli imprenditori, dai piccoli commercianti, dai dipendenti e dagli operai. Lo so bene, caro Monti, ma dovrebbe anche provare a tutelare anche gli interessi del 99% degli italiani, visto che governa in nome e per conto degli italiani. Non crede?


E poi, mi permetto di chiederle, cosa sta aspettando a tassare, come ci chiede l’Unione Europea, gli immobili adibiti ad uso commerciale della Chiesa? si guadagnerebbe qualche altro miliardo di euro e si eviterebbe di pagare una multa all’EU. Come ben sa, infatti, l’Europa ci chiede di emanare, entro il 31 dicembre 2012, i decreti attuativi che impongono il pagamento dell’Imu per i locali a uso commerciale della Chiesa. Perché oltre a non incassare i soldi dobbiamo anche pagare la multa? Perché questa duplice ingiustizia?


E poi, cosa sta aspettando a tagliare l’acquisto di qualche aereo da guerra f35 (in tutto ci costano 20 miliardi di euro) e destinare quei soldi alla scuola, all’Università, alla ricerca e alla creazione di nuova occupazione e nuove imprese? Cosa sta aspettando a tagliare le pensioni d’oro (persone come Amato, solo un esempio, prendono più di 1000 euro al giorno) cosa che frutterebbe all’Italia circa 7 miliardi di euro? Cosa aspetta? Quei soldi sono degli onesti cittadini di questo stato, che si sentono traditi e abbandonati e che in Lei avevano rimesso fiducia. Commercianti costretti a chiudere bottega perché le tasse superano abbondantemente il 50% e lei non muove un dito contro le pensioni d’oro? Perché, di chi ha paura? Quei soldi sono i nostri e se governa in nome e per conto degli italiani, come ha giurato di fare, quei soldi ce li deve restituire. Deve (è un dovere), non può (una possibilità). Ribadisco: deve! Perlomeno se governa per conto degli italiani.


Le chiedo cosa stia aspettando a tagliare i super stipendi di manager pubblici (mettendo una soglia massima di 300 mila euro annui, che non è pochissimo, ma ben 25mila euro al mese, più o meno quanto prende il presidente degli Stati Uniti che mi pare abbia qualche responsabilità in più di un manager di un’azienda pubblica italiana) facendoci risparmiare qualche altro miliardo di euro. Che aspetta? Cosa aspetta a tassare i grandi patrimoni piuttosto di spremere i poveri
pensionati, gli operai e i piccoli artigiani? Cosa aspetta?


Parliamoci chiaro, da quando è stato nominato (senza elezioni) al governo del paese, cosa ha fatto nell’interesse dell’Italia? Cosa? Cosa ha fatto oltre ad aver regalato 2miliardi di euro al Monte Paschi di Siena e qualche miliardo di euro alla Morgan Stanley (soldi che dovevamo, ma quanti soldi lo stato deve ai piccoli imprenditori e sinora non ha versato? Perché non pagare prima i debiti con gli onesti cittadini italiani, prima di saldare un debito con una banca d’affari, dove
accidentalmente lavora suo figlio, che specula sugli stati e agisce come strozzino?) Cosa sta facendo da quando è stato nominato, oltre ad aver modificato l’art.18, tagliato le pensioni minime, aumentato le accise sulla benzina, aver introdotto l’IMU e l’aver tagliato i finanziamenti alla scuola pubblica destinandoli a quella privata che per il 90% sono in mano alla Chiesa?


Parliamoci chiaro e senza retorica: cosa sta facendo, da quando è al governo, oltre ad aver tolto i fondi per i malati gravi, aver insistito con l’inutilità della TAV e aver addirittura riesumato il ponte sullo stretto di Messina? I meno attenti diranno, sì ma ha messo a posto i conti dello stato. Di quali conti stiamo parlando? Il debito pubblico, dati alla mano, è aumentato da quando Monti è al governo, lo spread (qualsiasi cosa voglia dire) è sempre lì, gli italiani sono più poveri di prima, molte piccole e medie aziende sono fallite e l’Italia è in recessione. La legge anticorruzione che, forse, dopo un anno forse sarà approvata è semplicemente ridicola e corruttori, corrotti e chi ha truffato la pubblica amministrazione potrà continuare a sedere nei banchi del parlamento e fare le leggi in nome e per conto degli italiani. La corruzione, le ricordo, ci costa, secondo i dati della corte dei conti, ben 60 miliardi di euro l’anno.


A fine anno arriverà un’altra mazzata per le famiglie italiane. Chi esalta Monti dice: sì ma ora all’estero ci rispettano? Di chi stiamo parlando quando parliamo di “estero”? Delle banche estere? Sì è vero, ora rispettano Monti, non gli italiani, perché ha un interlocutore privilegiato. È vero, ci rispetta la Troika, quella che ora affama la Grecia e che impone misure liberticide. Ci rispettano i consigli di amministrazione delle grosse multinazionali pronte a comprarsi i beni dello
Stato che Monti mette all’asta. Se è di questo rispetto che state parlando, va bene. Ma io guardo alle famiglie che sono sempre più povere; guardo ai giovani, il cui tasso di disoccupazione è ai massimi storici; guardo ai pensionati che non arrivano a fine mese; guardo alle imprese che chiudono, ai piccoli commercianti con un fisco assassino; guardo a tutte le vertenze sindacali aperte e guardo al divario tra ricchi e poveri che in questo paese cresce pericolosamente.


Guardo a tutto questo e mi chiedo: per conto di chi governa Mario Monti?